Parte 1 (15 min.)
Aiutare nel presente o nel futuro?
Un punto di vista comune all’interno della comunità EA (effective altruism) è che è incredibilmente importante partire da una riflessione su che cosa veramente significhi fare una differenza, prima di pensare a metodi specifici per farlo. È difficile fare il maggior bene possibile se non abbiamo provato a chiarirci le idee su che cosa voglia dire fare del bene, e come abbiamo visto nel capitolo 3, chiarirci le idee può essere un’attività piuttosto complessa.
Uno degli impegni chiave dell’altruismo efficace è quello verso il concetto etico di imparzialità. Anche se nella vita regolare possiamo ragionevolmente avere obblighi prioritari (es. verso amici e familiari), gli altruisti efficaci si impegnano nei loro sforzi altruistici ad evitare di dare privilegio agli interessi altrui sulla base di fattori arbitrari di apparenza, razza, genere o nazionalità.
Il lungoterminismo asserisce che dovremmo anche evitare di privilegiare gli interessi di individui sulla base di quando potrebbero vivere.
Nell’esercizio in questo capitolo rifletteremo su alcuni spunti per iniziare a ragionare su cosa ne pensi di questa questione, ovvero “Gli interessi delle persone che non sono ancora vive sono importanti quanto gli interessi delle persone che vivono oggi?”
Leggi questa breve descrizione dello “sconto temporale” (temporal discounting) (Tradotta con Google) e poi prenditi un paio di minuti per pensare a ciascuna domanda, prendendo nota di cosa ne pensi - potresti prendere appunti sulle tue incertezze o su domande che ti sembrano rilevanti. Ti incoraggiamo ad annotare i tuoi ragionamenti, ma sentiti libera semplicemente di scrivere le tue intuizioni e sensazioni.
Certo, questi esperimenti mentali presuppongono un livello di certezza riguardo alle tue opzioni e ai loro effetti poco realistico. Ai fini di questo esercizio, tuttavia, ti incoraggiamo ad accettare le premesse degli spunti invece di cercare di trovare delle falle. L'idea è quella di isolare un certo aspetto particolare (ad esempio, la tempistica del nostro impatto) e cercare di ricavare le nostre intuizioni morali solo su quell'aspetto.
- Immagina di poter salvare 100 persone oggi sotterrando rifiuti tossici che, tra 200 anni, fuoriusciranno e uccideranno migliaia. Sceglieresti di salvare i 100 adesso e uccidere le migliaia più tardi? Cambia il tuo ragionamento se i rifiuti tossici fuoriusciranno tra 200 anni o 2000?
- Immagina di avere donato abbastanza denaro alla Against Malaria Foundation (AMF, Fondazione contro la Malaria) per salvare una vita. Purtroppo, il servizio di trasferimento di valuta che hai utilizzato ha compiuto un errore amministrativo ed AMF non potrà utilizzare i tuoi soldi fino a 5 anni dopo la tua donazione. Gli esperti di sanità pubblica pensano che l’incidenza della malaria rimarrà elevata per i prossimi 5 anni, perciò AMF si aspetta che la tua donazione avrà un impatto altrettanto grande tra 5 anni. Molte vite salvate da AMF sono di bambini sotto i 5 anni, perciò la vita salvata dai tuoi soldi è la vita di una persona non ancora nata.
Se al momento della donazione avessi saputo che questo sarebbe successo, saresti stato meno entusiasta?
Parte 2 (30 min.)
Una questione (tra molte) che ha rilevanza per questo argomento è “quando svilupperemo un’intelligenza artificiale di livello umano?”.
Ovviamente, questa non è una questione per cui si può cercare la risposta su Google o ottenere dati diretti. Perciò dobbiamo raccogliere quei dati e ragionamenti che abbiamo e compiere una valutazione. Questo si applica all’intelligenza artificiale e ad altri rischi esistenziali, ma anche alla maggior parte delle questioni che ci interessano: “Quante galline avranno una vita migliore se portiamo avanti questa campagna di sostegno?”, “Quanto dobbiamo spendere in zanzariere per salvare una vita?”.
Queste sono valutazioni davvero importanti: potrebbero avere un grande effetto sull’impatto che avremo.
Purtroppo, non abbiamo ancora risposte definitive a queste domande, ma possiamo cercare di diventare “ben calibrati”: questo vuol dire che quando dici di essere sicuro al 50%, hai ragione circa il 50% delle volte, non di più, non di meno; quando dici di essere sicuro al 90%, hai ragione circa il 90% delle volte, e così via.
Questo esercizio ha come obiettivo quello di farti diventare ben calibrato. L’app che userai contiene migliaia di domande, che consentiranno molte ore di allenamento alla calibrazione, e misureranno quanto accurate sono le tue previsioni e produrranno un grafico del tuo progresso. Nessuno è perfettamente calibrato; anzi, molti di noi hanno troppa fiducia di sé. Ma ci sono vari studi secondo i quali questo tipo di esercizio può migliorare rapidamente l’accuratezza delle tue previsioni.
Certo, la maggior parte del tempo non possiamo avere le risposte ai quesiti che ci pone la vita e le previsioni che vogliamo realizzare nella vita reale riguardano eventi complessi. La risorsa Calibrate Your Judgment ti aiuta a esercitarti su situazioni più semplici per le quali la risposta si sa già, dandoti riscontro immediato per aiutarti a migliorare.
Mettiti alla prova con Calibrate Your Judgment per circa 30 minuti!
Il sito è disponibile solo in inglese, ma se usate Google Chrome potete cliccare col pulsante destro del mouse e selezionare “Traduci in Italiano”:
E tradurrà le domande in Italiano